Milano, “Insieme senza muri”, anche Legambiente marcia accanto ai migranti

Centomila persone sono scese in piazza per abbattere la logica dei muri, per trasformare le paure in speranza

Anche Legambiente in marcia a Milano accanto ai migranti, INSIEME SENZA MURI, dietro lo striscione BENVENUTI CITTADINI D’EUROPA.

“Proprio perché siamo ambientalisti, proprio perché vogliamo costruire un mondo diverso siamo convinti di quanto sia giusto essere in piazza. Affrontare la questione migranti come se fosse un ‘problema di ordine pubblico’, come fanno le pessime leggi 46 e 48 su nuove procedure per i richiedenti asilo e sicurezza urbana, proposte dal governo e appena approvate dal Parlamento, è un’operazione pericolosissima e che ci spinge a impegnarci sempre di più nella costruzione di una risposta civile, come già avvenuto in altre parti d’Europa a partire dal corteo di Barcellona” dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni.

“Anche l’attacco alle ONG, alla luce della stretta securitaria degli ultimi giorni – prosegue Muroni –  appare ancora più chiaro nella sua strumentalità e pericolosità: chi aiuta e salva i migranti è diventato un nemico da combattere ed infangare solo perché fa saltare la gestione dei respingimenti voluta da Frontex mettendo in primo piano la salvezza delle vite umane. È una deriva a cui abbiamo il dovere di opporci e per questo simo scesi in piazza il 20 maggio”.

Servono nuove regole e un governo delle migrazioni lungimirante. Serve un nuovo diritto d’asilo europeo che cancelli le distinzioni tra profughi di guerra e profughi ambientali ed economici. Serve un governo solidale, costruito su una nuova dimensione euromediterranea, che abbandoni la deriva securitaria e di appoggio a regimi inaccettabili, in Turchia come in Africa.

L’Europa deve cambiare rotta. Chi vi cerca oggi rifugio, scappa da un intreccio perverso di cause, tra loro complementari, che ha reso inabitabili tante, troppe, terre a causa di guerre, carestie, desertificazione e siccità, dittature, disuguaglianze esorbitanti e povertà. Distinguere tra profughi di guerra, profughi economici, profughi ambientali, a 65 anni dalla Convezione di Ginevra, non ha alcun senso, e non esiste ancora nessun riconoscimento ufficiale per i profughi ambientali. Leggi tutto>>

www.20maggiosenzamuri.it

“Insieme senza muri”: ci siamo anche noi
di Rossella Muroni

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