Legambiente sulle esercitazioni militari previste a Sabaudia

“All’ombra del Circeo la presenza di un poligono militare dentro l’area protetta è totalmente incompatibile con il mantenimento degli equilibri ecosistemici del Parco Nazionale”

In queste ultime ore emerge e poi rientra l’allarme per una interruzione della stagione balneare a Sabaudia (LT) per far posto a esercitazioni militari dal primo settembre. Sulla vicenda interviene Legambiente.

“All’ombra del Circeo la presenza di un poligono militare dentro l’area protetta è ormai totalmente inaccettabile – commentano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Stefano Raimondi presidente del circolo Legambiente Larus di Sabaudia – e se all’ultimo momento si è tenuta al riparo la stagione della balneazione dal rischio di stop anticipato, chiediamo che la situazione venga risolta”.

L’associazione del Cigno Verde ricorda che ci si trova in area protetta, nel territorio dell’unico Parco Nazionale interamente ricadente nel Lazio, in uno dei litorali di maggior pregio in assoluto sul suolo italiano ma anche in uno dei luoghi di più alta valenza in chiave di sostenibilità e tutela della biodiversità. Nell’area in questione che fa riferimento ai cosiddetti “Pantani d’Inferno”, si stratificano una serie di vincoli e di normative, a carattere nazionale ed internazionale che ne sanciscono l’enorme valore conservazionistico per specie animali, vegetali ed habitat di interesse comunitario, impedendo di fatto attività e fattori di pressione incompatibili con lo stato di conservazione dei luoghi. Nello specifico, è un sito di importanza comunitaria ai sensi, tra le altre, della Direttiva Comunitaria 92/43/CEE (con sovrapposizione a sua volta di due aree di interesse: ZPS istituita in base alla Direttiva Uccelli e ZSC, già SIC, in base alla stessa Direttiva Habitat), è zona umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar, è Riserva della Biosfera MAB-UNESCO ed è, infine, parte integrante del Parco Nazionale del Circeo.

“In alcuni casi – proseguono i due rappresentanti di Legambiente – servitù militari possono aver avuto anche un ruolo di contenimento degli appetiti speculativi edificatori come nella vicina area dei Torre Astura, in altri contesti come questo, già sottoposto a tutela di richiamati e innumerevoli vincoli, che in estate o in inverno si possa immaginare di perpetrare lo scempio di manovre militari come esercitazioni per il lancio di bombe a mano, non solo è ormai del tutto anacronistico, inaccettabile ma anche incompatibile con il regime di tutela e di mantenimento dei delicati equilibri ecosistemici di un’area protetta che è anche importante luogo di transito di moltissime specie avifaunistiche”.

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