Giornata mondiale delle zone umide 2017

Il 2 febbraio è la Giornata mondiale delle zone umide, ricorrenza del giorno in cui, nel 1971, è stata firmata la Convenzione di Ramsar: un accordo internazionale che da allora ha permesso di identificare le più importanti aree umide del mondo.
Stagni, paludi, torbiere, bacini naturali e artificiali permanenti con acqua stagnante o corrente dolce, salmastra o salata, comprendendo aree marittime la cui profondità in condizioni di bassa marea non supera i sei metri

Le zone umide, ambienti fondamentali per gli equilibri della vita, sono dei serbatoi di biodiversità e accolgono una infinità varietà di specie animali e vegetali. Garantiscono abbondanti risorse di acqua e cibo e lo stoccaggio del carbonio. Eppure sono tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale infatti ne mettono sempre più in pericolo gli equilibri delicati e complessi e nell’ultimo secolo oltre il 64% delle zone umide sono scomparse.

Il focus dell’edizione 2017 della Giornata, “Le zone umide aiutano a far fronte agli eventi meteorologici estremi”, sottolinea, tra le tante, un’altra fondamentale funzione di questi ambienti: contrastare gli effetti degli eventi metereologici estremi. Le zone umide hanno infatti la capacità di assorbire acqua e proteggere i territori dalle piene.

Non ultimo sono luoghi di grande bellezza, l’ideale per gli appassionati di escursionismo e birdwatching.

Per crescere tra i cittadini e le istituzioni la consapevolezza sulla necessità di tutelare adeguatamente questi habitat speciali, Legambiente organizza, nelle giornate tra il 2 e il 5 febbraio, iniziative di informazione e sensibilizzazione.

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